In Russia il peggio deve ancora arrivare con l’intensificarsi delle inondazioni

De Ficchy Giovanni

Le proteste sono uno spettacolo insolito in Russia, dove le autorità hanno costantemente represso qualsiasi forma di dissenso dopo l’invasione dell’Ucraina. 

Centinaia di persone si sono radunate nella piazza Komsomolskaya, davanti all’edificio amministrativo di Orsk, ha riferito l’agenzia di stampa statale russa Tass. I video condivisi sui canali social media russi mostravano le persone urlare “Putin, aiutaci” e “vergogna”.

I cittadini chiedono al governo di attuare misure efficaci e un risarcimento per affrontare i danni subiti. 

Questa è stata la città più colpita dalle inondazioni nell’area.

Migliaia di persone evacuate dalla regione, 23mila case allagate.

Le inondazioni, causate dall’innalzamento del livello delle acque del fiume Ural, hanno costretto più di quattromila persone, tra cui 885 bambini, a evacuare dalla regione.

Solo da Orsk sono state evacuate 2.493 persone, di cui 797 bambini.

La Tass ha dichiarato lunedì che circa 23mila case in tutta la regione, tra cui circa settemila a Orsk, risultano allagate.

I video arrivati da Orsk e Orenburg hanno mostrato l’acqua che sommergeva parzialmente gli edifici, comprese le case, e i campi vicini.

Al momento il livello dell’acqua nel fiume Ural straripato a Orsk è diminuito di 35 centimetri, arrivando a 928 centimetri.

La situazione in seguito alle inondazioni rimane critica” e “nei prossimi giorni il livello dell’acqua continuerà a salire“, ha spiegato il sindaco di Orenburg, Sergey Salmin.

Le interruzioni di corrente continueranno nelle aree situate nella zona di inondazione nelle pianure alluvionali degli Urali e Sakmara“.

Se l’acqua dovesse continuare a salire “sorgerà la necessità di evacuare” anche in altre aree della regione, ha aggiunto.

Secondo le autorità, il picco delle inondazioni a Orsk è atteso per il 10 aprile e per il 20 di aprile la situazione dovrebbe stabilizzarsi.

Rispondi