SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO?

In passato, i ricercatori occidentali hanno talvolta voluto contattare una civiltà umana tecnologicamente meno sviluppata per motivi pacifici o di studio.

Che questa civiltà si trovasse nella giungla amazzonica, in quella africana o nel sud-est asiatico, questi ricercatori pacifici cercavano di preservare la cultura locale.

Quando i ricercatori vivevano con loro, cercavano il più possibile di costruire case o rifugi simili a quelli degli abitanti del luogo, di mangiare cibo locale, di usare attrezzature locali e di imitare usi e costumi locali.

Hanno cercato di farlo per non distruggere la loro cultura, che non sarebbe sopravvissuta se i visitatori avessero sfoggiato elicotteri, computer, laser e simili.

I visitatori sarebbero apparsi come semidei da sottomettere, e questo non è mai lo scopo di chi arriva “in pace”.
Alcuni archeologi, quindi, iniziano a chiedersi: e se una civiltà di un altro pianeta avesse fatto lo stesso con noi?

E se una civiltà simile a quella umana, in passato, fosse entrata in contatto con noi per scopi pacifici o di studio?

E se non volessero alterare troppo la nostra cultura e si rendessero il più possibile simili a noi, costruendo edifici in pietra simili a quelli locali e realizzando sculture simili alle popolazioni locali?

In questo caso vedremmo oggetti realizzati con materiali antichi, come il calcare o il granito, ma lavorati con tecnologie estremamente moderne. Questo è esattamente ciò che vediamo in molte zone della Terra: oggetti in pietra dura, come il granito, lavorati in un modo che sarebbe stato impossibile per le popolazioni di quel tempo e di quel luogo.
Ovviamente, questa sarebbe “la risposta definitiva”, da prendere in considerazione solo se non si riesce a trovare una spiegazione più convenzionale di come questi antichi popoli siano riusciti a realizzare certe costruzioni .

Ma, almeno in un numero estremamente limitato di casi, passano i decenni e, nonostante gli sforzi dei ricercatori, le “altre risposte” scarseggiano.

Pertanto, sempre più persone iniziano a prendere in considerazione “l’ultima risposta”, ovvero che alcuni reperti archeologici inspiegabili potrebbero essere di origine non umana.
Cosa c’entra questo con Göbekli Tepe?

Ebbene, le iscrizioni su una stele che dovrebbe risalire a 12.000 fa, sembra raccontare un incontro di questo tipo.

Siamo tutti d’accordo sul fatto che circa 11mila anni fa, nell’era della pietra, gli uomini vivessero nelle caverne. Ebbene gli archeologi ci dicono che Gobekli Tepe fu costruita intorno al X – IX millennio a.C., affermando che gli abitanti di queste terre sapessero già costruire strutture monumentali e che anzi proprio questa attività possa avere contribuito a trasformarli da cacciatori nomadi ad agricoltori sedentari, avviando così la rivoluzione neolitica che ha portato alla civiltà urbana e organizzata.

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