De Ficchy Giovanni

Sale la tensione in Venezuela.

E torna il clima da guerra fredda tra Usa e Russia.

Negli States affilano le armi per un’operazione annunciata, la cattura di Nicolas Maduro, e dei suoi luogotenenti

Dall’agenzia di stampa Reuters arriva la notizia, subito ripresa da siti web e giornali di mezzo mondo.

Secondo diverse, accreditate fonti, pezzi da novanta dell’establishment americano hanno da settimane allertato la compagnia militare nordamericana Blackwater affinchè sia pronta per l’assalto.

E a quanto pare Blackwater si è subito mobilitata per raccogliere un esercito da ben 5 mila mercenari. Detto fatto.

Tutti pronti per aiutare il presidente democraticamente eletto Edmundo González Urrutia, ad insediarsi regolarmente, secondo quanto prevede la cstituzione venezuelana.

Da ricordare che i mercenari di Blackwater fanno capo al suo fondatore, Erik Prince, il quale ha poi ridenominato il suo esercito parallelo come “Academy”, si è così offerto di arrestare, Nicolás Maduro, e il vicepresidente del Partito Unito del Venezuela. Venezuela (PSUV), Diosdado Cabello.

Erik Prince, un ex Navy SEAL diventato dirigente della sicurezza privata, si è guadagnato la fama attraverso il suo gruppo mercenario Blackwater.

“I vostri amici del nord, anche se oggi non siamo con voi, arriveremo presto. Vi sosterremo fino alla fine”, ha dichiarato Prince in un video sui social media, rivolgendosi ai manifestanti dell’opposizione venezuelana. Ha aggiunto in una didascalia allegata al video, pubblicato su X [ex Twitter], “A tutti quelli nelle forze di sicurezza, scegliete la parte della libertà, non quella dei gangster socialisti. Vi stiamo guardando e giustizia sarà fatta”.

In sostanza Prince chiede di portare a 100 milioni di dollari la taglia, che pende sulla testa di Nicolas Maduro, che per il momento è di 15 milioni di dollari, rendendo così conveniente, per un esercito privato, effettuare l’operazione di cattura.

Il suo esercito privato si è ben addestrato in teatri di guerra intrisi ad esempio del sangue sparso per l’invasione in Iraq, dove i “contractors” hanno recitato un ruolo primario anche nella “normalizzazione” che ha fatto seguito alla seconda guerra.

Hanno fatto capolino, anche nelle vicende belliche dell’Afghanistan.

La loro “compagine” di morte è composta da mercenari di svariate nazionalità, soprattutto sudamericane (Perù, Equador, Colombia), ma anche europee (Spagna).

Secondo alcune fonti la nuova “Academy” capeggiata da Prince fa girare milioni di dollari a palate.

Sia sul versante delle entrate che delle uscite.

E’ infatti tra i generosi sponsor della campagna presidenziale di Donald Trump; mentre negli ultimi tempi sta raccogliendo ingenti fondi proprio per l’operazione-Venezuela, con l’obiettivo di rastrellare almeno 40 milioni di dollari.

Di Admin

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