Angelica Bianco

“Noi clinici stiamo cominciando a utilizzarla negli aspetti diagnostici, terapeutici e nelle procedure per la fecondazione assistita.
Utilizzando tecniche di machine learning, l’IA può aiutare a identificare segni precoci di infertilità, facilitando diagnosi più tempestive e interventi precoci.
Può aiutare a sviluppare piani di trattamento personalizzati basati sulle caratteristiche specifiche del paziente ed essere di supporto decisionale in relazione a raccomandazioni cliniche e ricerche recenti, per scelte diagnostiche e terapeutiche più appropriate.
Per quanto riguarda le applicazioni dell’IA nelle procedure di Fecondazione Assistita, dall’analisi di dati storici e parametri individuali è possible prevedere i tassi di successo di tali procedure, aiutando a informare le coppie sulle loro probabilità di ottenimento di gravidanza.
Recenti applicazioni dell’IA permettono oggi già di ottimizzare il timing per stimolazioni ovariche per ottenere migliore resa di ovociti, cosi come selezionare gameti migliori per la fecondazione assistitia e migliori embrioni da impiantare. In sintesi, l’intelligenza artificiale ha il potenziale di migliorare la diagnosi e la gestione dell’infertilità di coppia, rendendo il processo più accurato, tempestivo e personalizzato.
Lo ha spiegato, Luigi Montano, UroAndrologo dell’Asl di Salerno, coordinatore del progetto di ricerca EcoFoodFertility, nonchè Past President Società Italiana della Riproduzione Umana, a margine dell’evento dal titolo ‘Il Futuro della sanità tra I.A. e robotica‘, tenutosi a Roma nella sala conferenze stampa della Camera dei Deputati.