De Ficchy Giovanni

La cocaina negli ultimi anni ha letteralmente travolto non solo la Francia o l’Italia ma l’intero continente europeo. 

Così la cocaina arriva nel Vecchio Continente principalmente via mare, nascosta tra le merci trasportate dalle gigantesche navi cargo dirette verso i principali porti marittimi, soprattutto di Spagna, Belgio, Olanda e Italia.

Arrivata a destinazione, viene trasportata su gomma sfruttando la rete viaria

Nel 2022 in Europa sono state sequestrate oltre 400 tonnellate di cocaina*: se riversate in strada avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali decine di miliardi di franchi.

Si tratta però solo di una parte rispetto a quella realmente in circolazione. 

Prodotta e confezionata in Sud America, la cocaina arriva principalmente via mare, nascosta sulle mastodontiche navi porta container che si dirigono verso i principali scali marittimi. 

In Francia la droga è ovunque, secondo quanto rilevato nell’ultimo rapporto dell’Ufficio antidroga francese (OFAST).

Qui, hanno messo radici le organizzazioni criminali albanesi, che muovono come pedine i loro connazionali più poveri.

Si parla di un’offerta ormai “senza zone bianche”, quindi nessun territorio è risparmiato.

Ciò che distingue la Francia, rispetto ad altri paesi europei, è l’occupazione territoriale da parte di enclave criminali controllate dai narcotrafficanti, infatti è estremamente difficile intervenire quotidianamente, perché questi quartieri sono zone controllate da narcotrafficanti armati pesantemente.

Una recente valutazione ha identificato circa 4000 punti di grandi affari in Francia.

Per gli abitanti è una sorta di scandalo democratico, poiché ci sono aree in cui non hanno diritto alla sicurezza e alla tranquillità, vivendo sotto il controllo dei trafficanti di droga.

In questa offerta, domina la cocaina.

I sequestri sono aumentati vertiginosamente, i prezzi sono crollati e il consumo è schizzato alle stelle.

Più di un milione di francesi ne farebbero un uso regolare.

Non meno di 37 tonnellate di cocaina sono state sequestrate nei primi sei mesi del 2025, un aumento del 50% rispetto all’inizio del 2024.

La violenza e’ stata allarmante: sparatorie, imboscate, omicidi su commissione…

Nel 2024 sono stati registrati quasi 400 attacchi legati alla tratta degli stupefacenti, tutti in una logica di mercato, con tassi destinati a intimidire o eliminare.

Marsiglia è regolarmente teatro di omicidi legati alla droga, ma questi problemi si estendono anche a città più piccole come Grenoble, situata a circa 100 chilometri dalla Svizzera.

sarà estremamente difficile per lo Stato riprendere il controllo delle enclave criminali.

Questo fenomeno, emerso circa quarant’anni fa, è fiorito a causa di un fallimento delle politiche pubbliche in Francia.

Gli agenti di polizia parlano di messicanizzazione.

Ovviamente questo è un pò esagerato, ma è un modo per lanciare l’allarme su un fenomeno che si sta sviluppando e che non riguarda più solo l’asse Lille-Parigi-Lione-Marsiglia.

Tra il 2012 e il 2024, su 32’749 accessi al pronto soccorso legati all’uso di cocaina, circa tre quarti (74%) riguardavano uomini e l’età mediana era di 32 anni, corrispondente al profilo delle persone che consumano di più nella popolazione generale.

In questo periodo, gli accessi al pronto soccorso legati al consumo di cocaina erano “frequentemente associati a diagnosi di consumo di altre sostanze”, in “primo luogo l’alcol” (29%), poi i narcotici (inclusi gli oppiacei, 14%), la cannabis (11%) e le benzodiazepine (7%).

Di Admin

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