De Ficchy Giovanni

Negli ultimi anni, il Venezuela ha attirato l’attenzione internazionale non solo per la sua crisi economica e umanitaria, ma anche per il crescente potere di figure come Nicolás Maduro e Diosdado Cabello.

L’affermazione che questi leader siano più pericolosi di noti criminali come Pablo Escobar e Joaquín “El Chapo” Guzmán non è da prendere alla leggera.

Questa analisi si propone di esplorare le radici e le manifestazioni di questo pericolo, evidenziando i parallelismi tra le reti di narcotraffico gestite dai cartelli e quelle operanti sotto il regime venezuelano.

1. Il Contesto Storico e Politico

Per comprendere l’attuale situazione, è cruciale considerare il contesto storico.

Nicolás Maduro ha ereditato il potere dal suo predecessore Hugo Chávez, dando vita a un regime che ha progressivamente centralizzato il controllo politico ed economico.

Allo stesso modo, Diosdado Cabello, presidente dell’Assemblea Nazionale costituente e figura chiave del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), ha consolidato il suo potere attraverso una rete di alleanze politiche e militari.

Questa centralizzazione si è tradotta in un controllo capillare su tutte le istituzioni statali, permettendo al regime di governare senza alcun tipo di opposizione.

In questo contesto, il governo di Maduro si è trasformato in un vero e proprio attore criminale, lavorando in simbiosi con bande locali e traffico di droga.

2. Reti di Criminalità Organizzata

Paragonare Maduro e Cabello a figure come Escobar e Guzmán non è casuale.

Entrambi hanno operato all’interno di reti di criminalità organizzata che non solo si occupano di traffico di droga, ma che controllano anche ampie porzioni dell’economia.

Mentre Escobar e El Chapo erano famosi per il loro narcotraffico, Maduro e Cabello utilizzano il potere statale per alimentare un sistema di corruzione e malversazione.

Le organizzazioni criminali nel Venezuela contemporaneo non si limitano al traffico di stupefacenti, ma estendono le loro operazioni a risorse strategiche come il petrolio, l’oro e i minerali.

Questo porta a un livello di pericolosità superiore rispetto ai cartelli di droga del passato, poiché il regime ha accesso diretto ai mezzi di produzione e alle risorse economiche nazionali.

3. Complicità e Corruzione

Un altro aspetto fondamentale da considerare è come il regime di Maduro e Cabello abbiano istituito un sistema di complicità con bande criminali e narcotrafficanti.

Le autorità venezolane sono accusate di proteggere e collaborare con queste reti, creando un ambiente dove la violenza e la corruzione possono prosperare.

A differenza di Escobar e Guzmán, che operavano in gran parte al di fuori delle istituzioni statali, Maduro e Cabello sfruttano il potere statale per consolidare la loro impunità.

I rapporti tra i militari e i gruppi di narcotraffico sono emblematici di questo sistema.

Alti ufficiali dell’esercito venezuelano sono stati coinvolti in operazioni di traffico di droga, vendendo informazioni e protezione a cartelli sia locali che internazionali.

Questo crea un ciclo vizioso in cui il governo alimenta la criminalità, che a sua volta sostiene il regime.

4. Implicazioni Internazionali

La pericolosità del regime non si limita ai confini venezuelani; ha anche implicazioni internazionali significative. Maduro e Cabello hanno stabilito alleanze strategiche con paesi considerati “canaglia”, come Cuba, Iran e Russia, per mantenere il potere e sfuggire alle sanzioni.

Questo allargamento dei loro legami geopolitici consente loro di incorporare risorse e tecnologie che rendono il regime ancora più temibile.

Inoltre, il traffico di droga e di altre merci illegali dal Venezuela ha un impatto diretto sulla sicurezza di altri paesi nella regione, contribuendo alla destabilizzazione di interi territori e alimentando conflitti armati.

A differenza dei cartelli che operano per profitto, il regime di Maduro utilizza la sua posizione per perseguire un’agenda politica e ideologica, rendendolo imprevedibile e pericoloso.

5. Conferma della Pericolosità

Molti esperti concordano sul fatto che Maduro e Cabello rappresentano una minaccia più grande per la stabilità regionale e globale rispetto ai tradizionali signori della droga.

Rapporti delle Nazioni Unite e di organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato violazioni sistematiche dei diritti umani, omicidi politici e torture da parte delle forze di sicurezza governative.

Questo non solo testimonia la brutalità del regime, ma indica anche un’impostazione ideologica che giustifica la violenza come mezzo di controllo.

L’uso della violenza contro i dissidenti e la popolazione civile non è una mera strategia di intimidazione, ma un complesso sistema di governance che ricorda i metodi usati dai cartelli di droga nel passato.

La capacità del regime di Maduro e Cabello di mantenere il controllo attraverso la paura è indicativa di un modello di governanza che si discosta notevolmente da quelli democratici e si avvicina sempre più a quello di una dittatura criminale.

In sintesi, la pericolosità del regime di Maduro e Diosdado Cabello è palpabile e merita attenzione.

Le loro operazioni non solo superano il tradizionale traffico di droga, ma si estendono a un vasto dominio delle risorse nazionali e alla manipolazione delle istituzioni per scopi personali.

Nonostante i paragoni con figure storiche del narcotraffico, ciò che distingue Maduro e Cabello è il loro accesso e il controllo sui mezzi di produzione e sulle istituzioni statali.

Questa presa di potere consente loro di operare con un livello di impunità e una portata che i cartelli della droga tradizionali non possono eguagliare.

La loro influenza si estende ben oltre i confini del Venezuela, con implicazioni per la stabilità regionale e la sicurezza internazionale.

Le accuse di corruzione, riciclaggio di denaro e sostegno al terrorismo sono all’ordine del giorno, dipingendo un quadro inquietante di un regime che ha trasformato lo Stato in un’impresa criminale.

La comunità internazionale si trova di fronte a una sfida complessa: come affrontare questa minaccia senza destabilizzare ulteriormente la regione o esacerbare la sofferenza del popolo venezuelano?

La comunità internazionale deve riconoscere questa minaccia e agire di conseguenza, non solo per il bene del Venezuela, ma per la stabilità di tutta la regione.

La comprensione della magnitudo del pericolo rappresentato da questi leader è essenziale per sviluppare strategie efficaci per contrastare il regime e promuovere un cambiamento positivo.

Di Admin

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