La balla del 5G

De Ficchy Giovanni

Continuiamo a sfatare i miti, dei Cospirazionisti, ossia di coloro che credono alla teoria del complotto.

Nonostante la scienza evidenzi che la tecnologia di ultima generazione non abbia effetti negativi sulla salute dell’uomo, le fake news sull’argomento spopolano, soprattutto sul web.

Hanno creato un vero e proprio culto per le radiazioni a loro dire “ionizzanti” della tecnologia 5G, il loro obiettivo in realtà  “non è dimostrare una tesi o un fatto, bensì semplicemente diffondere caos”. 

Per assurdo,  la gigantesca mole di concetti sparsi su siti, blog e social network porta spesso alla diffusione di teorie totalmente non verificate e antiscientifiche.

Abbiamo finora assistito alla circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili.

Le teorie del complotto hanno motivato attacchi incendiari alle torri 5G, bollano la tecnologia 5G alla stregua di un nemico.

Come funzionano i segnali radio 5G (radiazioni).

La differenza tra il 5G e le generazioni precedenti di servizi mobili (4G, 3G) è che quest’ultimo utilizza frequenze radio più basse (nell’ordine dei 6 gigahertz), mentre il 5G utilizza frequenze nell’intervallo 30–300  gigahertz .

Nell’intervallo 30-300 gigahertz non c’è abbastanza energia per rompere i legami chimici o rimuovere gli elettroni quando si entra in contatto con i tessuti umani.

Pertanto, questa gamma viene definita radiazione elettromagnetica “non ionizzante”.

È approvato dall’Agenzia nazionale per la protezione dalle radiazioni e la sicurezza nucleare del governo in quanto non ha gli effetti negativi sulla salute delle  radiazioni più intense .

Le radiazioni possono entrare in contatto con la pelle, ad esempio, quando avviciniamo il cellulare 5G all’orecchio per effettuare una chiamata.

Questo è il momento in cui siamo maggiormente esposti alle  radiazioni non ionizzanti .

Ma questa esposizione è ben al di sotto del livello di sicurezza raccomandato.

Le radiazioni 5G non possono penetrare nella pelle o consentire a un virus di penetrare nella pelle.

  

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Le onde radio 5G sono chiamate onde millimetriche, perché la loro lunghezza d’onda è misurata in millimetri.

Poiché queste onde sono brevi, le torri cellulari 5G devono essere relativamente vicine tra loro, a circa  250 metri di distanza.

Sono organizzati come un insieme di piccole celle (una cella è un’area coperta da segnali radio).

Affinché il 5G possa coprire un’area geografica più ampia, sono necessarie più stazioni base rispetto al 4G.

Questo aumento del numero di stazioni base e della loro vicinanza agli esseri umani è un fattore che potrebbe suscitare timori infondati sui potenziali impatti sulla salute del 5G.

In un’epoca in cui milioni di persone fanno affidamento su Internet veloce per lavorare e studiare da casa, le infrastrutture vitali delle telecomunicazioni rischiano di essere distrutte.

Due studi sono stati pubblicati su Nature in questi giorni .

Nel primo, 5G mobile networks and health—a state-of-the-science review of the research into low-level RF fields above 6 GHz, i ricercatori hanno esaminato 138 studi precedenti effettuati sul tema delle onde radio, tra i quali 107 studi sperimentali che negli ultimi anni hanno esplorato gli eventuali effetti biologici dell’esposizione alle onde radio e 31 studi epidemiologici riguardanti l’esposizione alle onde utilizzate dalle tecnologie radar.

Il secondo lavoro, Meta-analysis of in vitro and in vivo studies of the biological effects of low-level millimetre waves, si è concentrato sugli studi sperimentali per verificare se i risultati degli studi fossero compatibili con una eventuale pericolosità delle onde radio impiegate dalle reti 5G.

La tecnologia 5G, insieme al 6G già allo studio in alcune parti del mondo, rappresenta una delle massime espressioni di innovazione degli ultimi tempi.

Spesso, quando non conosciamo qualcosa o non possiamo averne il controllo, noi esseri umani tendiamo ad averne paura, fin quasi a scagliarci contro quell’entità “sconosciuta”.

Creiamo un nemico e ci chiudiamo nel nostro non voler sapere, ma senza sforzi l’uomo non può progredire né sperare di essere felice.

Sforzarsi di rimanere il più obiettivi possibile e consultare fonti affidabili è di fondamentale importanza, assieme ad un atteggiamento mentale aperto di chi vuole imparare ed evolversi costantemente.

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