Classi con alunni difficili

De Ficchy Giovanni

Il Generale Vannacci, presentando il suo programma elettorale, ha sollevato il problema, relativo alla gestione delle classi scolastiche, con particolare riguardo a quelle che presentano alunni, che per qualche ragione possono essere definiti ” difficili”.

In Italia fino agli anni sessanta sono esiste le classi differenziali, cioè le classi destinate ad alunni disabili o affetti da disturbi dell’apprendimento o problemi di socializzazione.

La legge 118 del marzo 1971 stabilì l’inserimento nelle classi “normali” salvo handicap di particolare gravità e delle facilitazioni per l’accesso all’istruzione di “invalidi e mutilati civili”.

Le classi speciali e differenziali vengono abolite con la nascita della figura dell’insegnante di sostegno, nel 1977 (legge 517 promulgata ad agosto), che favorisce l’integrazione in classe dell’alunno con disabilità.

In altri paesi, esistono classi speciali, appunto dove vengono applicate tecniche specifiche di gestione delle difficoltà sia di carattere caratteriale, sia di altra natura.

In Svizzera ad esempio, è stata avanzata dai sindacati di categoria, la richiesta di istituire le classi speciali, poichè il personale docente è al limite.

A mio avviso, gestire la classe non significa solamente mantenere la disciplina. Saper riconoscere lo stile comunicativo e cognitivo degli allievi ed adottare le strategie di insegnamento più adeguate da parte del docente permetterà loro un apprendimento efficace, favorendo anche la qualità delle relazioni interpersonali e le abilità metacognitive.

. È necessario capire qual è il disagio dietro il comportamento scorretto, per comprenderlo e poter aiutare gli studenti, per quanto possibile.

Dietro maleducazione ed eccessiva esuberanza ci sono, infatti, spesso problemi gravi o moderati, ma indubbiamente disagio e aspetti problematici sui quali cercare di intervenire a monte.

Il docente dovrà così adottare le strategie, e le tecniche e gli strumenti per far fronte ai comportamenti-problema siano essi del singolo alunno che dell’intera classe.

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