Fenomeno di natura sociologica, la moda del cosiddetto ‘chemsex‘, ovvero del ‘sesso chimico , tramite l’assunzione di sostanze psicoattive per migliorare o estendere un’esperienza sessuale, sta diventando sempre più popolare in molte parti del mondo. Spesso, le sostanze utilizzate per questo scopo vengono chiamate collettivamente “prodotti chimici”, ma includono metanfetamine cristalline, catinone (mefedrone, 3MMC, 4MMC), GHB/GBL (gammaidrossiubutirato/gammabutirrolattone) e cocaina base libera (o “crack”). 

Spesso il termine “chemsex” è tuttavia usato impropriamente per indicare, in senso generale, l’uso di qualsiasi sostanza psicoattiva che, a seguito all’assunzione, stimoli l’attività sessuale. 

Quali sostanze sono utilizzate nel chemsex?

La peculiarità del chemsex è piuttosto quella di riferirsi specificamente a tre principi attivi che possono essere assunti singolarmente o in combinazione tra di loro: 

1. Il mefedrone: sostanza simile ad un’anfetamina che induce una sensazione di euforia ma che, allo stesso tempo, può sovra stimolare il cuore e il sistema nervoso; 

2. L’acido gamma-idrossibutirrico (Ghb/Gbl): sostanza con effetto anestetico e rilassante che riduce le inibizioni. Può essere molto pericoloso se mescolato con l’alcol, risultando in una combinazione a volte mortale. 

3. La metanfetamina: sostanza che induce una sensazione di esaltazione. 

Rispetto all’attività sessuale, queste sostanze: 

  • inducono un generale senso di rilassamento;
  • permettono di allentare la tensione della muscolatura e, in questo modo, rendono il sesso anale meno doloroso; 
  • intensificano l’eccitazione e il desiderio sessuale; 
  • ritardano l’orgasmo (ma tengono svegli e in cerca d’incontri per periodi molto lunghi, dalle 24 ore ai tre giorni).      

Quali sono i rischi del chemsex per la salute fisica e psicologica?

Di fatto, accanto a questi effetti appositamente ricercati da chi pratica il chemsex, non mancano rischi e controindicazioni. 

Oltre ai rischi per la salute già evidenziati (per esempio, una overdose di Ghb può condurre alla morte), queste sostanze sono in grado di creare una vera e propria dipendenza e possono richiedere, pertanto, un percorso di disintossicazione. Una delle patologie più note è la psicosi indotta: “La sostanza produce sintomi paranoici, ad esempio, che qualcuno ti insegue o ti osserva “, che si traduce in “episodi di agitazione che terminano con emergenze o pensieri suicidi”.

Bisogna sottolineare che la chimica (come in qualsiasi droga) può distorcere il nostro senso di ciò che è piacevole nel sesso. Può portarci lontano dal sapere a cosa il nostro corpo potrebbe rispondere naturalmente sessualmente, oltre a causare una serie di altre difficoltà sessuali (come difficoltà di erezione o difficoltà ad avere un orgasmo.

Quando chiedere aiuto

L’intervento terapeutico dovrà necessariamente includere anche un percorso psicologico che accompagni la persona a un pieno recupero della capacità di avere una vita sessuale soddisfacente e gratificante senza necessariamente ricorrere a sostanze (il cosiddetto “sober sex”). 

Lo stato di intossicazione durante l’attività sessuale può inoltre contribuire a non prendere precauzioni contro le infezioni a trasmissione sessuale, e non è da trascurare la possibilità di esporsi al rischio di subire, durante lo stato di intossicazione, abusi e violenze

Il viaggio verso una vita libera dalla chimica può spesso essere spaventoso, estremamente impegnativo ed emotivamente angosciante. Per coloro che prendono la decisione di ridurre lo Chemsex o di interromperlo del tutto, la difficoltà iniziale è spesso quella di trovare modi per gestire i fattori scatenanti per l’uso, far fronte alle voglie e trovare attività alternative per riempire il tempo precedentemente dominato dagli Chemsex. Questo può richiedere tempo (molto tempo), ma dopo che le acque si sono calmate e sei riuscito a stare lontano dalla droga per un po’ di tempo, uno degli ostacoli più grandi è ricominciare a fare sesso senza droghe in giro, per questo è ritenuto molto importante recarsi da un professionista per un percorso di affiancamento nei casi di ricadute.

In conclusione, il Chemsex è una tendenza preoccupante con conseguenze devastanti per la salute della società in generale. È essenziale affrontare questo problema fornendo supporto e risorse a coloro che sono intrappolati in questo ciclo di dipendenza e comportamenti a rischio, lavorando anche sulla prevenzione e sulla consapevolezza per prevenirne la diffusione.

Otiaky Chong

Bibliografia consultata : Piacere chimico. Dalla coca degli Inca al ChemSex . Salvatore Giancane. settembre 2017

Di dottoressachong

La mia terapia focalizzata sul “problem solving” in cui accompagno e assisto il paziente alla ricerca delle migliori strategie per modificare e ridurre i sintomi del proprio disagio. Utilizzo l'ipnosi per modulare la risposta all'evento stressante

Scopri di più da Giornalesera.com

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere