Decreto agricoltura approvato nel Consiglio dei ministri 

De Ficchy Giovanni

130 milioni di euro di credito d'imposta per chi investe nel Mezzogiorno e sgravi contributivi e fiscali per i lavoratori agricoli nelle zone alluvionate, controlli più rigidi e norme più efficaci contro la concorrenza sleale, misure per contrastare la siccità e le emergenze sanitarie e climatiche.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto agricoltura con diverse misure per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Sono in arrivo nuove misure a tutela e a sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Il nuovo decreto agricoltura, contiene misure volte, tra l’altro, a sostenere il lavoro in agricoltura, contrastare le pratiche sleali e a regolamentare l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici.

“Semplificazione, più controlli, più risorse per affrontare le emergenze, regole certe a difesa degli agricoltori, bio regolatori della nostra Nazione e delle nostre produzioni di eccellenza.

Così il Ministro Francesco Lollobrigida intervenuto in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Si legge nel comunicato stampa ;il provvedimento prevede una serie di interventi con l’obiettivo di:

  • sostenere il lavoro in agricoltura;
  • contrastare le pratiche sleali;
  • arrestare la diffusione della peste suina africana e la brucellosi;
  • contenere la diffusione e la proliferazione delle specie alloctone come il granchio blu;
  • razionalizzare la spesa;
  • migliorare l’efficienza del Sistema informatico agricolo nazionale (SIAN);
  • rafforzare i controlli nei settori agroalimentare e faunistico-venatorio.

Sono, inoltre, previste misure per contrastare la scarsità d’acqua e potenziare le infrastrutture idriche e anche per assicurare la continuità produttiva dell’ex ILVA.

Il decreto agricoltura prevede interventi anche sul piano fiscale.

Ad esempio, come si legge nella bozza del testo in circolazione, per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che nel 2023 hanno subito una riduzione di fatturato almeno del 20 per cento rispetto all’anno precedente (dimostrata da apposita autocertificazione) è prevista la sospensione per un anno del pagamento della parte capitale della rata dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale in scadenza nel 2024.

Ed ancora 130 milioni di euro di credito d’imposta per chi investe nel Mezzogiorno e sgravi contributivi e fiscali per i lavoratori agricoli nelle zone alluvionate, controlli più rigidi e norme più efficaci contro la concorrenza sleale, misure per contrastare la siccità e le emergenze sanitarie e climatiche.

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